Sul tetto del mondo con il Teatro delle Ariette: nozze d’argento a VolterraTeatro

Sul tetto del mondo – Nozze d’argento con le Ariette, creazione originale per VolterraTeatro, non è uno spettacolo, è una sorpresa, un incontro, una festa che celebra ogni sera con ospiti diversi i venticinque anni di quel matrimonio ibrido tra due esseri umani, Paola e Stefano, e un luogo fatto di terra aria, acqua, animali e piante che ha dato vita a un’azienda agricola prima, a un agriturismo poi e a una preziosissima esperienza artistica infine. Il tetto del mondo è quel colle alla cui ombra le Ariette lavorano, il luogo speciale sulla cui cima salire a piedi ogni tanto per guardare il mondo dall’alto.

A Volterra, nel cortile dell’ITCG Niccolini, il Teatro delle Ariette cercherà di costruire un luogo di riflessione, d’incontro, qualcosa che assomigli all’atmosfera di casa loro. Così ogni giorno, in una speciale fascia serale che attraverserà l’intero festival dal 22 al 26 luglio (alle 21.30), stralci inediti del loro nuovo lavoro e frammenti di repertorio verranno intrecciati con il filo rosso del cibo preparato con le loro mani che ha accompagnato il loro percorso teatrale e umano. In una atmosfera gioiosa di festa continua ogni sera si mescolano le loro storie, il loro teatro e la loro cucina, ma anche le storie e i sogni del pubblico stesso. Le Ariette costruiranno un luogo capace di essere momento di pensieri e visioni di teatro, ma anche conviviale punto d’incontro di esperienze di vita; gli spettatori di VolterraTeatro saranno quindi gli invitati di una grande festa per i loro venticinque anni di matrimonio lunga una intera settimana, che vedrà il coinvolgimento, ogni sera, di diversi ospiti a sorpresa.

In seconda serata, dalle 22.30, la festa continua con il P.I.P.A. Punto d’Incontro Popolare Autogestito, dove grazie alla speciale formula “Porta e Mangia” si potrà condividere un momento di convivialità e di festa, per sperimentare relazioni basate sulla partecipazione invece che sul consumo. Le Ariette hanno immaginato, per il dopofestival, di costruire col pubblico uno spazio di scambio, socialità e incontro, come quando ci si ritrova tra amici: ognuno porta qualcosa da mangiare o da bere secondo le sue vocazioni o disponibilità da condividere con gli altri durante le serate.

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