VolterraTeatro 2010

Dal 19 luglio al 1 agosto 2010 Volterra e i Comuni di Pomarance, Castelnuovo V.C., Montecatini V.C. e Monteverdi M.mo hanno ospitato la XXIV edizione del Festival VolterraTeatro, organizzato dall'Associazione Carte Blanche, con la direzione artistica di Armando Punzo.

Il Festival è promosso da: Comune di Volterra, Regione Toscana, Provincia di Pisa, Comuni di Pomarance, Castelnuovo V.C., Montecatini V.C., Monteverdi M.mo. Da sottolineare anche in questa edizione del festival il sostegno della Cassa di Risparmio di Volterra e della Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra.




Avrei preferenza di no”.
In inverno, durante il lavoro di preparazione del Festival,  mi è capitato di imbattermi nel personaggio dello scrivano Bartleby di Melville. Da allora non ho potuto che opporre la sua pacata risposta a ogni sollecitazione al fare che mi sembrava una spinta al lasciarsi andare, al cedere, al coinvolgimento alla vita immaginata e voluta da altri.
Cercavo un pensiero poetico da condividere che avesse preso forma in altri autori, una sensazione precisa di disagio e di rifiuto che si fosse manifestata in qualche altro uomo, che avesse attraversato un altro autore, una spinta propositiva, frutto di una negazione, che mi sostenesse nella scelta degli artisti da invitare.
Una negazione che desse alla poetica  dell'Impossibile un'altra chiave di lettura.
Il critico letterario Lewis Mumford in uno studio critico su Melville, ritiene che l'autore si rivolga, attraverso Bartleby, ai “suoi amici”…
A quei suoi amici gentili e pragmatici che gli suggerivano di buttarsi negli affari e guadagnare molti soldi, o almeno di scrivere libri che il pubblico leggesse – il che poi è la stessa cosa – egli continuò a dare quella monotona risposta fissa: avrei preferenza di no.
Leo Marx considera la storia di Bartleby come una parabola del destino dell'artista nella società moderna. Il muro cieco che B. contempla sarebbe il limite insuperabile  da cui l'artista moderno diventa ossessionato. Secondo Marcus Mordecai, il ruolo di B. sarebbe quello di “ criticare la sterilità, l'impersonalità, e il meccanico adattamento al mondo in cui l'avvocato vive”.
In questo bel Paese così natural-mente conservatore che vuole vedere gli  uomini di cultura, gli artisti, i ricercatori e gli innovatori nei diversi campi del sapere, come cani bastonati e lamentosi alla catena del padrone di turno cosa resta da fare se non rilanciare cercando di mantenere almeno un fuoco acceso.

In questi tempi di danni e di vergogna”…e di ricatto economico alla cultura, in questa Danimarca che è e resta una prigione, dove solo la vita spicciola, senza nemmeno più il miraggio degli spiccioli, sembra avere  l’onore della cittadinanza, con il suo corrispettivo vacuo Nulla televisivo e d'intrattenimento,  in questa fortezza inespugnabile dove solo la cultura di corte sembra avere asilo e che vorrebbe controllare le menti e fiaccare lo spirito dei suoi migliori giovani (siano essi anche  novantenni e ultra centenari)  io fuggo della lunghezza della mia catena... “ma  l'arte è tanto grande e la vita è così breve”...

Cosa può un Festival, una festa del teatro, una riunione di spiriti sconcertati rispetto allo spettacolo osceno della barbarie se non assumere lo sguardo limpido di un bambino che, spaventato da questo mondo mala-mente adulto,  ripete pacata-mente, ostinata-mente: “Avrei preferenza di no”.

Armando Punzo





progetto e realizzazione del sito web Luisa Raimondi
grafica festival www.funambulo.com


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