BEGIN:VCALENDAR VERSION:2.0 PRODID:-//95.110.197.151//NONSGML kigkonsult.se iCalcreator 2.20// CALSCALE:GREGORIAN METHOD:PUBLISH X-WR-CALNAME:VolterraTeatro X-WR-CALDESC:Festival internazionale di teatro\, musica\, danza\, video\, p oesia\, arte e cultura X-FROM-URL:http://volterrateatro.it/new X-WR-TIMEZONE:Europe/Rome BEGIN:VTIMEZONE TZID:Europe/Rome X-LIC-LOCATION:Europe/Rome BEGIN:STANDARD DTSTART:20151025T030000 TZOFFSETFROM:+0200 TZOFFSETTO:+0100 RDATE:20161030T030000 TZNAME:CET END:STANDARD BEGIN:DAYLIGHT DTSTART:20160327T020000 TZOFFSETFROM:+0100 TZOFFSETTO:+0200 TZNAME:CEST END:DAYLIGHT END:VTIMEZONE BEGIN:VEVENT UID:ai1ec-1396@volterrateatro.it/new DTSTAMP:20160520T114414Z CATEGORIES: CONTACT: DESCRIPTION:

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THE PRISON\, FROM PENAL INSTITUTE TO CULTURAL PLACE
\nIn questa edizione la Fortezza si fa crocevia europe o\, ospitando The prison\, from penal institute to cultural place\, meetin g internazionale di chiusura del Progetto Europeo PICP di cui Carte Blanch e – Centro Teatro e Carcere di Volterra è capofila con i partner Fondazion e Michelucci – Firenze\, Théâtre de l’Opprimé – Parigi \, aufBruch Kunst G efängnis Stadt – Berlino\, London Shakespeare Workout – Londra. Una tappa di chiusura che sarà occasione per presentare il manifesto “Pratiche di Ut opia concreta” con una discussione pubblica delle buone pratiche del teatr o in carcere: rapporti istituzionali\, dinamiche e vincoli legislativi\, m etodologia di lavoro e relazione con il contesto sociale e la comunità art istica di riferimento. Da oltre un decennio l’associazione Carte Blanche p unta infatti con forza sulla progettazione europea e sui rapporti di parte nariato internazionale\, coltivando l’irripetibilità dell’esperienza artis tica della Compagnia della Fortezza come del Festival VolterraTeatro\, pre servandone le urgenze peculiari che ne hanno nutrito la nascita\, ma rifiu tando con altrettanta intransigenza il principio perverso dell’autosuffici enza culturale\; dialogando\, quindi\, con l’avanguardia artistica interna zionale\, studiando\, e facendo scuola alle grandi strutture produttive eu ropee\; contribuendo\, così\, in maniera decisiva\, e proprio in forza del la sua eccezionalità\, alla definizione di un modello organizzativo condiv iso e trasferibile\, facendosi insomma portavoce e traino della necessità di mettere a punto un piano di buone pratiche.

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nell’ambito del meeting

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Alberto Magnaghi
\nUN’IDEA DI LIBERTÀ
\nAlberto Magnaghi
\, Urbanista\, Professore Emerito dell’Univer sità degli Studi di Firenze  (Dipartimento di Architettura) presenta il su o ultimo volume Un’idea di libertà. San Vittore ’79 – Rebibbia ’82\, pubbl icato da Derive e Approdi nel 2014.

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Aberto Magnaghi fu tra i fonda tori di Potere operaio. Dopo lo scioglimento del gruppo\, nel 1973\, abban donò la militanza politica attiva e si dedicò alla ricerca e all’insegname nto universitario divenendo direttore del Dipartimento di Scienze del Terr itorio della Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano. Il 21 dice mbre 1979 si ritrovò inaspettatamente arrestato nel quadro dell’inchiesta giudiziaria cosiddetta «7 aprile» contro l’Autonomia operaia. Scontò così tre anni di carcerazione preventiva. E fu durante quella carcerazione che scrisse questo libro: Un’idea di libertà.
\nUn diario della sua esper ienza quotidiana dello spazio-tempo coatto del carcere. Ma – come sottolin earono lo scrittore Antonio Porta e il critico Mario Spinella – questo tes to è soprattutto un’opera di straordinaria levatura letteraria. E\, propri o per questo\, capace di trascendere il tempo e il contesto in cui è stata scritta. In ciò risiede la sua straordinaria attualità di critica della s upposta funzione sociale di rieducazione e risocializzazione dell’istituzi one carceraria. I racconti apparentemente «minimali» di Magnaghi (ad esemp io\, l’autocostruzione di un tavolino con lattine di birra vuote\, di mens ole con pacchetti di cartone della pasta o di un aliante con materiali var i di riuso) sono esemplificazioni delle strategie di resistenza che il pri gioniero mette in atto contro l’annientamento psicofisico del biopotere ca rcerario\, descritto con sintetica lucidità nelle sue funzioni di macchina che alterna ottusità brutale e violenta a raffinatezza del controllo scie ntifico sui corpi. Con disegni dell’autore.

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20 luglio 2015 ore 16.30
\nFortezza Medicea – Volterra< /p> DTSTART;TZID=Europe/Rome:20150720T163000 DTEND;TZID=Europe/Rome:20150720T170000 SUMMARY:THE PRISON\, FROM PENAL INSTITUTE TO CULTURAL PLACE – incontro URL:http://volterrateatro.it/new/ai1ec_event/the-prison-from-penal-institut e-to-cultural-place END:VEVENT END:VCALENDAR