BEGIN:VCALENDAR VERSION:2.0 PRODID:-//95.110.197.151//NONSGML kigkonsult.se iCalcreator 2.20// CALSCALE:GREGORIAN METHOD:PUBLISH X-WR-CALNAME:VolterraTeatro X-WR-CALDESC:Festival internazionale di teatro\, musica\, danza\, video\, p oesia\, arte e cultura X-FROM-URL:http://volterrateatro.it/new X-WR-TIMEZONE:Europe/Rome BEGIN:VTIMEZONE TZID:Europe/Rome X-LIC-LOCATION:Europe/Rome BEGIN:STANDARD DTSTART:20141026T030000 TZOFFSETFROM:+0200 TZOFFSETTO:+0100 RDATE:20151025T030000 TZNAME:CET END:STANDARD BEGIN:DAYLIGHT DTSTART:20150329T020000 TZOFFSETFROM:+0100 TZOFFSETTO:+0200 TZNAME:CEST END:DAYLIGHT END:VTIMEZONE BEGIN:VEVENT UID:ai1ec-362@volterrateatro.it/new DTSTAMP:20150519T100839Z CATEGORIES: CONTACT: DESCRIPTION:
in co-produzione con Armunia e Festival Orizzonti 2014
\ncon la collaborazione di Santarcangelo dei Teatri\, Compagnia Lombardi-T
iezzi\, Teatro di Buti e Compagnia del Maggio “Pietro Frediani” con il sos
tegno di Regione Toscana.
I Sacchi di Sabbia
\nPICCOLI SUICIDI IN OTTAVA RIMA –
VOL. I E VOL. II
ideazione Giovanni Guerrieri e Giulia Gallo
\ncon Gabriele Carli\, Giulia Gallo\, Giovanni Guer
rieri\, Enzo Illiano\, Giulia Solano
\nregia Giovann
i Guerrieri con la collaborazione di Dario Marconcini
\nconsulenza all’Ottava Rima Enrico Pelosini\nconsulenza al canto Andrea Bacci e Enrico B
aschieri
\nillustrazioni Guido Bartoli
L’escursione nella tradizione dei Maggi toscani da parte de I Sac
chi di Sabbia approda alla sua forma definitiva\, segnando una tappa
decisiva nell’indagine sulla parodia che la compagnia sta conducendo negli
ultimi anni attraverso una raccolta di episodi\, recitati in ottava rima
e in quartine di ottonari.
\nAvventura\, western\, fantascienza sono
gli ingredienti di piccole allegorie di genere riformulate secondo quest’a
ntica tecnica popolare.
\nRicalcare e abitare una forma arcaica – que
lla dei cantori dei paladini di ariostesca memoria – diventa la chiave per
condividere un immaginario con lo spettatore\, per poi rovesciarlo e/o st
raniarlo. La parodia è intesa come “fuori posto”\, come rottura del nesso
naturale fra musica e linguaggio: ecco il cuore di quest’avventura.